A cura di Zar@
Amiche e amici, ci siamo presi una pausa: ne sentivamo il bisogno. Come sapete, spesso gli impegni si accavallano e il tempo della bellezza si perde dentro il tempo della vita.
Abbiamo deciso di riprendere il nostro percorso immaginifico da questo splendido romanzo, immancabile tra le letture di chi ama leggere e non vuole perdersi i classici della letteratura. Del resto il libro è proprio di questo che parla: la lettura.
Questo romanzo è sorprendente e geniale, secondo il tipico virtuosismo compositivo di Italo Calvino. Sembra voler cogliere un ounto di vista inafferrabile per uno scrittore: quello del lettore. Sembra voler convogliare nel testo, ad un tempo, la storia che ha in mente e quella del lettore.
Sembra parlare di te, il libro. Delle tue aspettative e della tua inafferrabilità di lettore, immaginando un mondo in cui la finzione è la sola verità possibile.
Il racconto è una successione di titoli di altrettanti romanzi interrotti proprio sul più bello, in circostanze sempre più misteriose, nelle quali rientra una congiura internazionale e trova spazio anche l’amore tra due lettori alle prese con questo strano inseguimento di un libro che cambia faccia continuamente e che manca di un finale.
Finale che poi è sempre lo stesso: il matrimonio o la morte dei protagonisti, vale a dire la continuità della vita o l’ineluttabilità della morte.
Non ci si stanca di ricominciare da capo, ad ogni romanzo interrotto, perché Calvino sa accendere il desiderio di sapere come andrà a finire, nonostante emerga sempre più chiaramente la consapevolezza che non lo saprai mai. È un narratore abile nell’intrecciare la storia dei mille romanzi interrotti, quella dei lettori e la tua. Consigliato!
